Pittura, scultura, collage, video, disegno, installazione le forme espressive che compongono la poliedrica produzione di Samantha Lina, che dal 25 ottobre al 7 novembre è in mostra al Palazzo delle Stelline di Milano. Intitolata La danza nel giardino, l’esposizione si compone di una selezione di opere recenti e storiche particolarmente rappresentative dell’intero suo percorso artistico.
Il suo linguaggio si dirama e intreccia dando vita a un’esperienza percettiva ed emotiva che coinvolge diversi piani di lettura dell’opera. Samantha sperimenta il processo creativo in un movimento mentale che, nel momento in cui accade, accoglie quel che è oltre il controllo e, nel flusso di questa stessa modalità creativa, invita l’osservatore a lasciarsi coinvolgere in una “danza” visiva nella quale ciò che è rappresentato si dischiude ai valori vibranti della sua declinazione interpretativa.
Elementi naturali, dettagli anatomici, metamorfosi e il colore simbolicamente carico di energia invitano lo spettatore a unirsi alla danza del creato, sia esso un cielo, un luogo imprecisato oltre lo spazio o un giardino notturno. Anche nelle opere a china su carta, le scritture sono eco del pensare, tracce nella materia che si espandono e sovrappongono nella rappresentazione simbolica della ricerca che ci accomuna, di senso e di forma.
Samantha dà vita a opere in cui affiora la natura sfuggente e ambigua dell’esperienza umana: una trama sottile di fili, frammenti del quotidiano, esperienze e visioni che si intrecciano a formare il suo particolare ordito. Una danza ricca di gesti, di sguardi e di segni rivelatori di una spiritualità antica che appartiene alla natura stessa dell’essere umano. Un’esigenza interiore autentica, di cui la sapiente tecnica stilistica dell’artista diventa il corrispettivo formale. Attraverso scritture spiraliformi, poetici assemblaggi di frammenti del quotidiano, anatomie pittoriche che fluttuano su fondi oscuri intrecciandosi a fiori rigogliosi e carichi di colore, Samantha Lina cattura l’anima segreta delle cose e l’essenza ineffabile del tempo.
In questo stratificato universo narrativo e simbolico, il tema del tempo occupa una posizione di assoluto rilievo. Tempo inteso non in senso lineare ma in una dimensione sospesa, dilatata, dove passato, presente e futuro si fondono e si sovrappongono in un continuum emotivo. Nell’opera di Samantha Lina, il tempo si fa entità fluida, strettamente legata ai concetti di memoria e sogno, all’idea di un’unione totale tra arte e vita, in cui l’artista si trova a osservare la realtà in uno stato creativo curioso e vivace.