Due anni di lavoro, due “istituzioni” (per i rispettivi campi) per una storia (e progetto) di successo, scandito in due fasi: il Caveau Digitale® Emblème per la Collezione di Leonardo Bistolfi. E’ infatti dal 2022 che la piattaforma Emblème , società specializzata in catalogazione, gestione e valorizzazione di collezioni e beni di memoria fondata da Giulia Tosetti , collabora fianco a fianco con il Museo di Casale Monferrato per realizzare un catalogo digitale dell’intera collezione di Bistolfi. , composta da circa 1.400 opere fra gessi, bozzetti, dipinti, disegni, taccuini e fotografie d’archivio, ai quali si aggiungono alcuni oggetti e memorabilia appartenuti all’artista. Dopo mesi di lavoro tutti gli oggetti della collezione sono stati catalogati sulla piattaforma digitale (il Caveau Digitale® Emblème, appunto) all’interno di schede corredate di tecniche informazioni, della ricerca bibliografica, dello storico esposizioni, delle collocazioni e dell’ulteriore apparato documentale . Vedere per credere.
Ma non è finita qui. È stata inoltre organizzata e coordinata una campagna fotografica professionale per sculture, monete, taccuini e una selezione di documenti e fotografie storiche, pubblicate all’interno della monografia “Leonardo Bistolfi. Percorsi inediti dalla Gipsoteca di Casale Monferrato” , curata da Sandra Berresford e edita da Allemandi nel 2024 come parte del progetto . All’interno di ogni scheda sono stati implementati i report e il corredo iconografico dei restauri eseguiti, in particolare per il corpo di disegni della donazione Martelli Bistolfi 2021 / 2023. La piattaforma, di cui è visibile anche un sito ad accesso libero realizzato appositamente ( https://museo.comune.casale-monferrato.al.it/ ) è stata organizzata secondo filtri di esplorazione che indicano le diverse chiavi di lettura studiate per ripristinare la grande varietà di medium e per ripercorrere, attraverso i collegamenti tra disegni, bozzetti, gessi e monumenti, tutte le fasi del processo di creazione (dall’idea iniziale all’opera finale).
Sono stati individuati 6 percorsi principali legati alla ricostruzione di altrettante opere fondamentali di Bistolfi
1. La facciata del Teatro Nazionale dell’Opera del Messico
2. La Cappella Hierschel de Minerbi
3. Il Monumento a Giovanni Segantini di St. Moritz
4. Il Monumento a Giuseppe Garibaldi di Sanremo
5. Il Monumento a Giosuè Carducci
6. La Croce Brayda
Tutti i percorsi sono connessi alla valorizzazione delle opere: i primi cinque, infatti, sono stati inseriti come focus nella monografia del 2024, mentre alla Croce Brayda è stata dedicata una mostra nel 2023, in collaborazione con Banca Patrimoni Sella.
Il collegamento con la gestione di mostre, prestiti e restauri è sempre presente grazie a schede specifiche e ad un monitoraggio continuo degli spostamenti e degli aggiornamenti relativi alle opere in collezione. I filtri di esplorazione sono studiati anche per dare rilievo agli altri artisti presenti in collezione, spesso amici e autori di ritratti e caricature dello stesso Bistolf, e ai numerosissimi personaggi toccati dalla sua produzione. Tra questi vi sono le figure storiche a cui lo scultore dedicò monumenti commemorativi, e coloro con cui entrarono in relazione: committenti, celebri interlocutori (tra i quali ad esempio Cesare Lombroso, Giovanni Pascoli, Arturo Toscanini), oi membri della sua famiglia (raffigurata spesso nei ritratti e nelle fotografie coeve), che rappresentano un contraltare “intimo” alla vita pubblica dell’artista.
Il lavoro confluito all’interno della piattaforma, che sarà in continuo aggiornamento e implementazione di pari passo con l’attività scientifica e divulgativa del Museo, viene reso accessibile alla comunità attraverso un sito, consultabile anche da mobile durante la visita, sul quale sono pubblicati le schede e le immagini, esplorabili per tipologia, dati, monumenti, percorsi suggeriti, autori e personaggi. Sono inoltre condivisi al pubblico alcuni esempi dei restauri eseguiti di recente, come il caso delle Lavandaie, che al momento della donazione del 2021 si trovava in stato frammentario e che è stata ricomposta nel 2024 anche grazie al confronto con le fotografie storiche e all’esemplare in bronzo oggi conservato presso la collezione del CRAL di Alessandria.
La protagonista del progetto – Emblème – https://embleme.eu/
Emblème, fondata da Giulia Tosetti, cura la gestione, la valorizzazione e la messa a sistema di collezioni e archivi d’arte e di tutte le tipologie di beni di passione, di talento e di memoria. Culturalmente legata al mondo fiduciario e della gestione dei patrimoni, Emblème agisce secondo cura e riservatezza con l’obiettivo di accrescere il valore tangibile e intangibile di archivi e collezioni, tutelando gli interessi di chi le custodisce. Ciò che la caratterizza è la capacità di interpretare i beni da un punto di vista storico, narrativo, generazionale ed economico-finanziario, che insieme concorrono a definire l’identità, l’emblema, di chi li possiede. Ogni progetto viene definito a partire da un’analisi dettagliata della storia e del materiale esistente. Sulla base di quanto emerso, viene strutturata la fase di gestione operativa, comprendente tutte le attività di catalogazione, archiviazione, digitalizzazione, conservazione e racconto.
Il team di riferimento è composto da project e collection manager, archivisti, registrar, conservatori, fotografi e informatici in sinergia con specialisti dai diversi settori del collezionismo e narratori per la rielaborazione delle storie di passione, talento e memoria in percorsi identitari. Per ogni progetto viene costituito un team ad hoc, guidato da un unico referente, in grado di lavorare per e con il responsabile dei beni. Grazie alle competenze integrate di project e collection management, questi viene accompagnato durante tutto lo sviluppo progettuale. La società ha sviluppato una piattaforma di fruizione e gestione, il Caveau Digitale® Emblème, basata su tecnologia proprietaria e protetta dai massimi livelli di sicurezza, per garantire la valorizzazione dei materiali attraverso un sistema di filtri specifico, mappe relazionali e percorsi narrativi.