In occasione del 550° anniversario della nascita del maestro
Sala del picchetto del Palazzo d’Inverno (n. 196)
25 aprile – 24 agosto 2025
Comunicato stampa
Il 25 aprile 2025 inizia la mostra “Il Divino Michelagnolo e i suoi contemporanei” nella Sala del Picchetto del Palazzo d’Inverno. Nell’anno del 550° anniversario di Michelangelo di Lodovico di Leonardo Simoni (1475-1564), che tutto il mondo conosce semplicemente con il suo nome di battesimo, l’Ermitage ci racconta la cerchia e i seguaci del più grande artista della Nuova Era.
Al centro della mostra c’è la statua di marmo nota come il Ragazzo accovacciato, un’opera rara di Michelangelo al di fuori dell’Italia e l’unica in Russia. È arrivata nella collezione imperiale nel 1784 dall’Inghilterra, come parte della collezione Lyde Brown. La statua è incompiuta, come la maggior parte delle opere del maestro. Eppure l’immagine da lui creata è estremamente espressiva. Il giovane raffigurato, accovacciato, è pieno di forza e forte fisicamente, ma il suo spirito è spezzato. Solo un grande scultore poteva creare un’opera così profonda.
Intorno al “Ragazzo accovacciato” si trovano 13 sculture e 11 dipinti realizzati da amici, rivali, allievi e imitatori di Michelangelo. Queste opere sono una chiara testimonianza della profondità e dell’estensione dell’influenza delle idee del maestro sugli artisti del XVI secolo e dei secoli successivi.
Alcune delle sculture presentate alla mostra sono state precedentemente considerate opere di Michelangelo. Tra queste, le statue Il Compianto (Pietà), Mosè, Il giorno e la sera, Lo schiavo incatenato, realizzate da maestri ignoti a partire dall’originale del Buonarroti, così come Nicodemo con il corpo di Cristo di Stefano Maderno, Ercole dormiente e Il fauno di Baccio Bandinelli, che si considerava rivale e concorrente di Michelangelo.
Completano la mostra due busti in marmo che sono ritratti di Michelangelo. Uno di essi è databile alla metà dell’Ottocento e risale alla maschera postuma dello scultore. L’altro busto è caratterizzato da una soluzione non convenzionale, forse realizzata durante la vita dell’artista e può essere attribuito a Giovanni Antonio Dozio, scultore e architetto toscano che faceva parte dell’entourage romano di Michelangelo.
La parte pittorica della mostra dà un’idea della maniera degli artisti del primo Cinquecento che furono influenzati da Michelangelo. Gli spettatori potranno ammirare opere di Marcello Venusti, Perino del Vaga e Giuliano Bujardini, oltre a lavori della scuola di Giorgio Vasari e della bottega di Lorenzo di Credi. La mostra comprende diversi dipinti di maestri sconosciuti del XVI secolo, le cui composizioni risalgono a varie invenzioni di Michelangelo.
La mostra è organizzata dal Museo Statale Ermitage con la partecipazione del Museo Statale di Belle Arti Pushkin (Mosca), del Museo Statale di Storia della Religione e del Museo della Cultura Cristiana (San Pietroburgo).
(San Pietroburgo).
I curatori della mostra sono Sergei Olegovich Androsov, ricercatore capo del Dipartimento di Belle Arti dell’Europa Occidentale del Museo Statale Ermitage, e Zoya Vladimirovna Kuptsova, ricercatrice senior del Dipartimento di Belle Arti dell’Europa Occidentale.
Per accompagnare la mostra è stata preparata un’edizione illustrata con testi di curatori e storici dell’arte russi e italiani.
La mostra “Divino Michelagnolo” può essere visitata con un biglietto d’ingresso al Complesso Museale Principale fino al 24 agosto 2025.
Contemporaneamente, il Museo della Cultura Cristiana inaugura la mostra “Il Divino Michelangelo nell’obiettivo di Aurelio Amendola”, che presenta 30 fotografie delle opere di Michelangelo realizzate dal famoso fotografo italiano.