Venezia Africana: la prima guida che racconta la presenza africana in Laguna

La Venezia di Canaletto

Dal 16 febbraio è in libreria Venezia africana. Arte, cultura, persone, di Paul Kaplan e Shaul Bassi (con prefazione di Igiaba Scego, postfazione di Maaza Mengiste, wetlands books). Venezia Africana è la prima guida che racconta la presenza africana nella città di ieri e di oggi. Dieci itinerari mettono in luce le immagini degli Africani nell’arte veneziana dal Medioevo a oggi, gli echi dell’Otello di Shakespeare, la dolorosa eredità della schiavitù e del colonialismo italiano, nonché il contributo degli artisti africani e afrodiscendenti alla Biennale di Venezia. Una ventina di saggi, poesie e riflessioni arricchiscono le narrazioni sul passato e il presente africano di Venezia. Dai dipinti e sculture antiche alle installazioni contemporanee, dalle testimonianze del Rinascimento alle voci postcoloniali, Venezia Africana vi racconta la città come non l’avete mai vista.

Paul Kaplan è professore di Storia dell’arte al Purchase College, SUNY. Autore di The Rise of the Black Magus in Western Art (1985) e uno dei principali collaboratori della serie The Image of the Black in Western Art della Harvard University Press (2010-2012), è stato Project Scholar per Speak of Me as I Am di Fred Wilson, un’installazione del Padiglione americano della Biennale di Venezia del 2003.

Shaul Bassi è professore di letteratura inglese all’Università Ca’ Foscari Venezia. Le sue pubblicazioni includono Shakespeare in Venice. Luoghi, personaggi e incanti di una città che va in scena (con Alberto Toso Fei, 2007), Turbo Road. Il Kenya, i suoi scrittori, un bambino (2023) e Venezia e l’Antropocene (co-curatela, wetlands 2022). È cofondatore del festival letterario internazionale “Incroci di civiltà”.

Venezia Africana

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