I numeri di Dynamo Camp parlano chiaro: dal 2007 quasi 70 mila bambini o ragazzi con gravi patologie e loro familiari hanno goduto dei programmi di Terapia Ricreativa Dynamo, per un totale di 212 mila esperienze, volte allo svago e al divertimento ma soprattutto a far riacquisire fiducia e speranza. Ma facciamo un passo indietro. Cos’è Dinamo Camp? E’ un camp di Terapia Ricreativa, primo in Italia, appositamente strutturato per ospitare gratuitamente per periodi di vacanza e svago bambini e ragazzi malati, in terapia o nel periodo di post ospedalizzazione.
Dynamo Camp si trova a Limestre, all’interno di un‘oasi di protezione provinciale affiliata WWF di oltre 900 ettari in provincia di Pistoia: Oasi Dynamo. L’ambiente preappenninico nel cuore della Toscana, a cavallo della linea spartiacque tra mare Tirreno e mare Adriatico, ne fa un luogo dalle caratteristiche morfologiche e naturalistiche favorevoli. Inoltre l‘attività territoriale promossa da Oasi Dynamo rende l’ambiente in cui Dynamo Camp è inserito un caso unico in Italia di sinergia fra conservazione, fruizione ambientale e attivismo sociale.
Dal 2007, Dynamo Camp offre gratuitamente programmi di Terapia Ricreativa Dynamo® a bambini e ragazzi con patologie gravi o croniche, dedicando anche programmi a genitori e fratelli e sorelle. Le attività si svolgono presso Dynamo Camp e, attraverso i Dynamo Programs, in strutture ospedaliere, associazioni di patologia, case famiglia e nei Dynamo City Camp in alcune delle principali città del territorio nazionale, durante l’estate o lungo l’intero arco dell’anno. Il fine ultimo di Dynamo Camp è contribuire al diritto alla felicità di bambini con gravi patologie e delle loro famiglie.
Nata nel 2009, Dynamo Art Factory, partendo dal positivo valore sociale dell’arte, ha l’obiettivo di offrire a bambini e ragazzi un’esperienza di confronto con l’arte coinvolgente, stimolante e inclusiva. Le attività di Art Factory seguono l’approccio della Terapia Ricreativa Dynamo® e sono guidate da artisti affermati del panorama contemporaneo, che vengono a Dynamo Camp per realizzare con bambini e ragazzi un progetto concepito ad hoc, sulla base dei propri canoni creativi, guidando i camper nella liberazione della propria espressività. La combinazione bambini-arte-Dynamo si è subito rivelata sorprendente: dando vita a opere molto speciali, a una Dynamo Art Gallery, a un progetto sostenibile e in continuo sviluppo.
Il network di Dynamo Camp è costituito da 97 ospedali e 85 associazioni di genitori o di patologia in tutta Italia. Tutte le attività sono strutturate secondo il modello della Terapia Ricreativa Dynamo®, che ha obiettivi di svago e divertimento ma anche e soprattutto di essere di stimolo alle capacità dei bambini, sostenendo la fiducia in se stessi e la speranza, con benefici di lungo periodo sulla qualità di vita. Le principali attività proposte sono arrampicata, tiro con l’arco, attività in acqua, fattoria e cavallo, circo, orti, ceramica, hip hop, rap, storie magiche, Dynamo Art Factory, Radio
Dynamo, Dynamo Studios, Dynamo Musical. Insieme alla missione, l’occupazione è l’altro obiettivo della Fondazione, che ha oggi 71 dipendenti, 277 persone di Staff stagionale. Sono inoltre 1.600 i volontari che nel 2023 hanno donato il proprio tempo, intelligenza e cuore per rendere possibile il progetto.
La community Dynamo comprende oggi, insieme ai 69.721 bambini e famiglie, anche 10.533 volontari, 180.000 donatori, 236.000 contatti in database. Dynamo offre gratuitamente a centinaia di bambini ogni anno la possibilità di “essere semplicemente bambini”: l’assistenza medica e la struttura del Camp permettono loro di socializzare in un ambiente protetto e di sperimentare importanti strumenti per affrontare meglio la propria vita, focalizzandosi su ciò che è nelle proprie possibilità e non sulle privazioni causate dalla condizione di salute; offre a centinaia di genitori e famiglie un sostegno psicologico e pratico nell’affrontare le problematiche conseguenti alle patologie dei propri figli e un supporto nell’impegno a farli sentire “vivi”; offre un’esperienza di fanciullezza che sia il più possibile non limitata dagli effetti della malattia; cerca di “normalizzare” l’esperienza di gestire una patologia grave o cronica in età evolutiva; crea un’esperienza emozionale caratterizzata da svago, divertimento, facilitante e di sfida; agevola rapporti aperti, positivi, di aiuto e non di giudizio tra i ragazzi ospiti e tra gli ospiti e lo staff, in modo da favorire anche amicizie; rinforza, rinnova e aumenta la speranza.