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Giovanni Stradano a Firenze. Alessandra Baroni racconta Stradano e Vasari alla Accademia delle Arti del Disegno

Giovanni Stradano a Firenze 1523-2023

Firenze. Il 16 febbraio 2024 alle ore 17.30 si terrà la conferenza di Alessandra Baroni, Docente Scuola dell’Arte della Medaglia del Poligrafico e Zecca di Stato, alla prestigiosa Accademia delle Arti del Disegno (Via Orsanmichele, 4). Il tema verterà su STRADANO E VASARI A PALAZZO VECCHIO, nell’ambito del ciclo di Conferenze GIORGIO VASARI 1574-2024 L’apogeo della fama. INTRODUCE
Massimiliano Rossi, Presidente della Classe di Storia dell’Arte dell’Accademia delle Arti del Disegno.

C’è tempo fino al 18 febbraio per visitare la mostra dedicata al collaboratore del Vasari, il 15 febbraio la speciale visita guidata gratuita a Villa Salviati. Ultima settimana per fare visita a “Giovanni Stradano a Firenze 1523-2023. Le più strane e belle invenzioni del mondo” in corso al Museo di Palazzo Vecchio fino al 18 febbraio 2024. Promossa dal Comune di Firenze – Ufficio Patrimonio Mondiale e Rapporti con UNESCO e MUS.E, con il supporto del Ministero del Turismo, la direzione scientifica e il coordinamento generale di Carlo Francini e Valentina Zucchi e la curatela di Alessandra Baroni, l’esposizione conta circa ottanta opere tra dipinti, disegni, stampe, libri, arazzi e strumenti e offre un approfondimento inedito sull’artista, che fu il principale e più versatile collaboratore di Giorgio Vasari nella decorazione di Palazzo Vecchio.

Ritrattista, paesaggista e soprattutto disegnatore originale, Stradano fu anche Accademico del Disegno sin dalla fondazione della prestigiosa istituzione voluta da Cosimo I de’ Medici nel 1563. Giorgio Vasari, secondo il quale Stradano ebbe “buon disegno, bonissimi capricci, molta invenzione e buon modo di colorire”, si affidò a lui per molte opere tra cui l’originale dipinto per la Battaglia di Scannagallo, emblema della vittoria di Firenze su Siena, e i celebri arazzi delle Cacce, destinati alla villa di Poggio a Caiano. Sei le sezioni allestite lungo il percorso museale, dove le opere della mostra sono poste in dialogo armonioso e proficuo con i dipinti che Stradano stesso eseguì in palazzo, con l’intento di offrire uno sguardo approfondito sulla decorazione che tuttora è possibile apprezzare nelle sale ma anche sulla sua originale modernità creativa, con prestiti importanti dal Musée du Louvre di Parigi, dall’Albertina Museum di Vienna e dal Rijksmuseum di Amsterdam, ma anche dal Museo di San Matteo di Pisa, dall’Istituto Nazionale della Grafica di Roma, dai Musei Civici di Milano, dalle Gallerie degli Uffizi, dal Museo Nazionale del Bargello, dalla Biblioteca Nazionale di Firenze, dalla Biblioteca Medicea Laurenziana e altre importanti collezioni pubbliche e private.

Lo ricordiamo, l’Accademia delle Arti del Disegno ha avuto origine dalla Compagnia di San Luca formata, nel 1339, tra gli artisti fiorentini per “sovvenire così nelle cose dell’anima, come del corpo, a chi, secondo i tempi, n’avesse bisogno”.

Una compagnia che vide iscritti tra gli altri Benozzo Gozzoli, Donatello, Lorenzo Ghiberti, Leonardo da Vinci e Michelangelo Buonarroti quando ancora, secondo gli statuti medievali, i pittori venivano immatricolati all’Arte dei Medici e degli Speziali perché assimilati agli speziali per la macinatura e la preparazione dei colori, mentre gli scultori e gli architetti figuravano tra i membri dell’Arte dei Maestri di Pietra e di Legname.

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