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La colorata e gigantesca performance dell’artista coreana Eun-Me Ahn

Eun-Me Ahn, Pinky Pinky “Good”: San Giacomo’s Leap into Tomorrow, 2024. Photo Credit: Jacopo Trabuio

A Venezia sull’isola di San Giacomo in Paludo per una settimana, la scorsa, i visitatori sono stati accolti da fumo rosa, figuranti e performer con la loro energia e la loro gioia. Eccoci dentro “Pinky Pinky “Good”: San Giacomo’s Leap into Tomorrow”, l’ultima creazione dell’artista coreana Eun-Me Ahn. Presentata dalla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo questo evento si inserisce tra gli eventi paralleli all’apertura della 60esima Biennale Arte e funge da audace sguardo verso il futuro dell’isola San Giacomo, di fatto una gigantesca performance rumorosa e colorata.

L’artista coreana Eun-Me Ahn è un potente spirito creativo e con Pinky Pinky “Good” ci regala un rituale sciamanico collettivo che mescola tempo, spazio e mito in un’esperienza unica e sensazionale. L’artista rielabora e immagina San Giacomo attraverso una lente contemporanea, infondendo nell’isola pietre rosa e fumo, trasformandola in un paesaggio allucinatorio, un luogo sciamanico. Gli elementi del progetto trascendono l’arte performativa tradizionale, trasformando artisti e pubblico in mediatori, invitando tutti a partecipare al flusso di tempo e spazio in una danza metafisica che infrange ogni confine. Eun-Me Ahn compie un gesto potente versando acqua di mare di Venezia sull’isola, rievocando la sua storica importanza e proiettandola verso un futuro di sperimentazione e rinascita artistica.

Eun-Me Ahn, Pinky Pinky “Good”: San Giacomo’s Leap into Tomorrow, 2024. Photo Credit: Jacopo Trabuio

Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, ci racconta con orgoglio ed emozione che «stiamo per compiere un altro passo significativo. L’isola si apre di nuovo, riecheggiando il ricordo di due anni fa, quando fu protagonista di un’indimenticabile performance a firma dell’artista Jota Mombaça. Quest’anno, desideriamo accogliere tutti gli amici provenienti da ogni angolo del mondo con un altro spettacolo, questa volta firmato dalla straordinaria artista coreana Eun-Me Ahn. Attraverso la sua performance, ella ha il merito di purificare l’isola, infondendole nuova energia e vitalità. Un’energia che genera incessantemente eventi: mostre, residenze per artisti e curatori, progetti educativi per i giovani, e soprattutto, una proliferazione di sculture all’esterno, che rendono l’isola sempre più viva e stimolante».
Il progetto sull’isola è serio, determinato e internazionale come la fondazione torinese ci ha sempre abituato in qualsiasi cosa si è promossa. Con Pinky Pinky “Good”, Eun-Me Ahn conduce i visitatori in un’esperienza immersiva, una sinfonia di umori e sensazioni che non si limita a uno spettacolo, ma è un incontro profondo e trasformativo. Questo progetto è una celebrazione dell’arte come rito e della vita come un’opera in evoluzione.

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