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Bukhara Biennal: nel 2025 inaugura la prima mostra internazionale dell’Asia centrale

Caravanserai Ahmadjon in Bukhara, courtesy of Rafal Sliwa
Caravanserai Ahmadjon in Bukhara, courtesy of Rafal Sliwa

Per la prima volta l’Asia centrale avrà la sua Biennale internazionale legata alle arti visive. Una grande notizia per una regione che solitamente non ospita eventi di questo tipo, ma che da oggi si lancia sulla scena con grande ambizione. La Bukhara Biennal inaugurerà la sua prima edizione il 5 settembre del 2025, in Uzbekistan, con la curatela di Diana Campbell, curatrice originaria di Los Angeles e direttrice artistica della Samdani Art Foundation in Bangladesh.

Il concept curatoriale e il titolo della prima edizione della biennale – Recipes for Broken Hearts – deriva da una leggenda ampiamente nota che sostiene che la ricetta del piatto base uzbeko, il palov, fu inventata dal colto e padre della medicina moderna, Ibn Sina, per curare il cuore spezzato di un principe che non poteva sposare la figlia di un artigiano. Ispirandosi a questa storia, Recipes for Broken Hearts sottolinea l’importanza delle esperienze condivise per una guarigione collettiva, promuovendo la connessione e la collaborazione tra artisti e artigiani locali e internazionali.

Per l’occasione, la città sta sistemando alcuni dei suoi luoghi storici, i quali andranno a ospitare i vari eventi. Tra questi la casa-museo di Fayzulla Khodjaev, la madrasa di Miri-Arab, la moschea di Magoki Attori, il minareto di Kalyan e il caravanserraglio di Olimjon. Al loro interno prenderanno vita le opere degli artisti partecipanti. Alcuni di loro hanno già confermato la loro presenza: Aziza Azim; Behzod Boltaev; Gulnoza Irgasheva; Oyjon Khayrullaeva; Hassan Kurbanbaev.

Già sicuri anche alcuni progetti: l’artista multidisciplinare coreano-uzbeka Daria Kim si concentrerà sulle numerose storie della diaspora coreana in Uzbekistan, conservate attraverso la collezione della Nuron Gallery di circa 1.400 opere di artisti coreano-uzbeki. Così come la presenza di artisti internazionali come Gabriel Chaile (Argentina); Shakuntala Kulkarni (India); Liu Chuang (Cina); Kei Imatsu (Giappone); Pakui Hardware (Lituania); Nomin Zezegmaa (Germania/Mongolia) e Binta Diaw (Senegal-Italia).

Confermata anche la presenza di  artisti riconosciuti a livello internazionale, tra cui Antony Gormley, Laila Gohar, Himali Singh Soin, David Soin Tappeser, Subodh Gupta, Bekhbaatar Enkhtur, Wael Shawky, Delcy Morelos e Marina Simão.

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