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Al via la Bangkok Art Biennale 2024, epicentro della scena artistica del Sud-est asiatico

Choi Jeong Hwa, Breathing, 2018-2024. Waterproof fabric and motor. Image courtesy Bangkok Art and Culture Centre (BACC)
Choi Jeong Hwa, Breathing, 2018-2024. Waterproof fabric and motor. Image courtesy Bangkok Art and Culture Centre (BACC)

76 artisti provenienti da 39 Paesi compongono la quarta edizione della Bangkok Art Biennale, intitolata Nurture Gaia e in scena fino al 25 febbraio 2025, uno degli eventi chiave nella promozione della scena artistica del Sud-est asiatico.

La Bangkok Art Biennale (BAB), che si tiene nella capitale della Thailandia, è stata fondata nel 2017 con la missione di trasformare Bangkok nella principale destinazione d’arte contemporanea del sud-est asiatico. Lo ha fatto prendendo temporaneamente posto nei principali spazi pubblici in tutta la città, tra cui templi e siti storici, come Wat Pho: Tempio del Buddha sdraiato, Wat Arun, Wat Bowon e Wat Prayoon, oltre a importanti istituzioni e gallerie come la National Gallery of Thailand e la Siwamokhaphiman Hall del National Museum Bangkok, così come il Siam Museum, il Bangkok Art and Culture Centre (BACC), One Bangkok, Queen Sirikit National Convention Center (QSNCC), BAB BOX e Central World.

Un impegno che la città sembra aver recepito con entusiasmo, attirando l’interesse di tanti visitatori. Le tre precedente edizioni, infatti, hanno visto la partecipazione di oltre trecento artisti e oltre tre milioni e mezzo di visitatori da tutto il mondo. Una crescita che non si è fermata nemmeno durante la pandemia, con la piattaforma BAB Virtual Venue che ha ricevuto oltre 2,3 milioni di visite.

Il tema di ogni biennale – Beyond Bliss, Escape Routes, CHAOS : CALM, e ora Nurture Gaia – si è evoluto attorno ai temi globali più significativi del nostro tempo, dalle questioni socio-politiche e quelle ambientali, cercando di mettere in discussione attraverso l’arte cosa significhi essere contemporanei. In particolare, quest’anno il focus è incentrato sul cambiamento climatico e gli sconvolgimenti che sta apportando al nostro ecosistema. E sull’urgenza, a cui tutti siamo chiamati, di invertire la catastrofica inerzia.

Argomento che BAB sviluppa anche attraverso un programma di eventi pubblici, tra cui conferenze e incontri educativi con artisti, workshop pratici, visite guidate, pubblicazioni e iniziative online.

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