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Sotheby’s guarda a Oriente: ecco la prima asta in Arabia Saudita

Saudi Arabia, Riyadh, Al Faisaliyah Center, faisaliah tower. Courtesy of Sotheby’s.
Saudi Arabia, Riyadh, Al Faisaliyah Center, faisaliah tower. Courtesy of Sotheby’s.

Sotheby’s ha annunciato la sua prima asta dal vivo in Arabia Saudita, in programma l’8 febbraio 2025. Intitolata Origins, comprenderà opere di artisti sauditi e di autori internazionali, oltre a una serie di articoli di lusso, tra cui gioielli, orologi, automobili, cimeli sportivi e borse.

In attesa dell’inaugurazione, ancora da stabilire, di una sede permanente nella torre Al Faisaliah di Riyadh, progettata da Norman Foster, Sotheby’s annuncia la sua prima asta internazionale in Arabia Saudita a Diriyah, città dove il primo stato saudita fu instaurato nel 1727.

Si tratta di un passaggio chiave nel graduale ingresso della maison nel Paese, così come commenta il CEO di Sotheby’s Charles Stewart, sottolineando come sia “un periodo molto dinamico per la cultura in Arabia Saudita“, con la casa d’aste che è attiva lì da diversi anni e “ha assistito con grande interesse alla fioritura della sua scena culturale“. Nel 2013, Sotheby’s ha infatti ospitato la prima mostra in Arabia Saudita di una casa d’aste internazionale e nel 2017 ha tenuto la prima asta di beneficenza nel Regno.

Proseguono così le ampie manovre d’espansione di Sotheby’s, sempre più interessata a consolidarsi in Occidente ma anche a esplorare nuove possibilità a Oriente. Emblematiche, su entrambi i fronti, le aperture delle nuove sedi a Hong Kong e Parigi. Due location che assecondano le tendenze del mercato dell’arte, che nel Vecchio Continente, dopo la Brexit, si sta concentrando nella Ville Lumiere. Quanto ai collezionisti asiatici, sono sempre di più quelli interessati all’arte occidentale, e ancora di più alle proposte nel campo del lusso.

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