
Ivan Marchuk, il volto dell’arte contemporanea ucraina, arriva a Roma per una mostra personale al Palazzo della Cancelleria, dall’11 al 24 febbraio, con circa 60 opere che offrono una panoramica della sua vasta produzione, dai ritratti ai paesaggi, fino alle composizioni surreali. Inserito dal quotidiano britannico Daily Telegraph nel 2007 nella lista dei 100 geni viventi, Marchuk ha alle spalle oltre mostre personali in cinque continenti, tra cui Francia, Germania, Stati Uniti, Australia e Thailandia.
Attraverso la sua opera, l’aerista esplora i significati più profondi dell’esperienza umana e della natura. La sua tecnica unica, il “plentanismo” (dal termine “intrecciare”), trasporta lo spettatore in un mondo di colori e luci intrecciati. Nei suoi dipinti, i paesaggi dell’Ucraina appaiono magici, mentre i ritratti umani si distinguono per la loro profondità e il carattere metafisico.
L’unicità dell’arte di Marchuk è stata riconosciuta non solo dai critici, ma anche dallo Stato ucraino: nel 2021, su iniziativa del Presidente d’Ucraina Sig. Volodymyr Zelenskyi e sotto il patrocinio della First Lady Olena Zelenska, è stata avviata la costruzione del Centro museale e culturale Ivan Marchuk a Kyiv.
Tra le citazioni attribuite al Maestro, spicca «Datemi 1000 anni – dipingerò il cielo e non mi ripeterò mai!», che pare risuonare qualcosa di mistico e trascendentale, soprattutto avvicinandosi a Roma. Tanto che Andrii Yurash, Ambasciatore Straordinario e Plenipotenziario d’Ucraina presso la Santa Sede, ha commentato: «È simbolico e importante che la mostra delle opere di uno dei più celebri Artisti ucraini contemporanei – scrivo intenzionalmente questa parola con la maiuscola per sottolineare la grandezza del talento e la perfezione dello stile unico di Ivan Marchuk – si svolga nello spazio culturale e storico legato alla tradizione della Santa Sede, proprio nell’anno che Papa Francesco ha proclamato, secondo la tradizione ecclesiastica, Anno Giubilare. Questo sarà estremamente simbolico e significativo, poiché rappresenterà un’ulteriore testimonianza del fatto che la tradizione artistica ucraina non è solo una parte integrante dello spazio culturale mondiale, ma anche uno dei suoi elementi più brillanti e preziosi, in particolare nel contesto della contemporaneità. È di fondamentale importanza ribadire questo proprio a Roma, capitale spirituale e artistica del mondo cristiano e di tutta la civiltà eurocentrica».
Un’opportunità, ovviamente, anche per tutti gli appassionati d’arte, che avranno un’occasione unica per ammirare le opere di un’artista la cui creatività riflette i momenti cruciali della storia contemporanea, inclusi le persecuzioni subite sotto il regime sovietico e il dramma dell’aggressione russa contro l’Ucraina. I lavori di Marchuk sono intrisi di una luce mistica e dell’immensità dei paesaggi della sua terra natale, ma al tempo stesso possiedono un intenso carattere sacro nel dialogo che instaurano con la natura e la società.