Yaya. Il respiro della terra 🗓 🗺

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Fornace Curti, Milano, Spazio Enclave Mappa

Mostra personale a cura di Francesca Bianucci e Chiara Cinelli

 

INAUGURAZIONE

martedì 27 maggio 2025

dalle 18.00 alle 20.00

FORNACE CURTI, MILANO

Spazio ENCLAVE

Via Walter Tobagi 8

 

27 – 30 maggio 2025

 

Milano, 13 maggio 2025 – Dal 27 al 30 maggio 2025, la Fornace Curti di Milano ospita la mostra personale “YAYA. Il respiro della terra”, che celebra i venticinque anni di carriera dell’artista, offrendo al pubblico un’ampia e articolata panoramica della sua produzione scultorea in terracotta. La mostra sarà inaugurata martedì 27 maggio alla presenza dell’artista.

L’esposizione, ospitata presso lo spazio Enclave all’interno della Fornace Curti, luogo storico nel quale YAYA ha mosso i suoi primi passi come scultrice, presenta una selezione di opere in terracotta, materiale con cui l’artista intrattiene da sempre un rapporto privilegiato e profondamente simbolico. La terra, con la sua memoria ancestrale e la sua capacità di trasformarsi, rappresenta per YAYA non solo una materia duttile e viva, ma una compagna di viaggio, un’interlocutrice silenziosa con cui instaurare un dialogo intimo, il mezzo attraverso cui far emergere emozioni, visioni, miti personali e intuizioni.

Questa mostra non si limita a raccogliere le opere più significative della carriera di YAYA, con un focus sulla sua produzione in terracotta, ma si configura come un vero e proprio viaggio emozionale, in cui la materia si fa voce di un sentire profondo, intimo e al tempo stesso universale. Il percorso espositivo è corredato dalla presentazione di un ricco catalogo monografico, che approfondisce l’evoluzione dell’artista attraverso un ampio apparato fotografico, testi critici e un’intervista in cui l’artista si racconta a cuore aperto.

Il percorso artistico e umano di YAYA è un cammino intenso e sfaccettato, scandito da incontri significativi, svolte decisive e un’inesausta ricerca espressiva. Dall’illustrazione alla fotografia, dalla grafica alla scultura, il suo cammino è segnato da una costante sperimentazione di linguaggi e materiali, alla ricerca di una voce artistica autentica e personale.

YAYA condivide con il pubblico il suo pluriennale percorso, raccontando, attraverso le sue opere, le esperienze che l’hanno formata, le scelte coraggiose che hanno definito la sua identità artistica e il suo legame profondo con la terracotta, che descrive con queste parole꞉ “La terra contiene in sé i quattro elementi della natura, è viva, accogliente e duttile. Quando plasmo l’argilla, stabilisco un contatto diretto con essa: sento che la mia energia, il mio pensiero e il mio stato d’animo si imprimono nella materia. Ogni piccola sfumatura, ogni superficie levigata o modellata è il riflesso di un preciso momento”.

L’artista definisce il suo operare artistico come una manipolazione respirata”: un gesto lento, paziente, che richiede ascolto, tempo e un contatto quasi spirituale con l’argilla. Un aspetto centrale della sua tecnica è la capacità di trasformare l’apparente staticità della scultura in un corpo vivo e vibrante; le sue figure si distinguono per un dinamismo silenzioso, fatto di torsioni, tensioni interne, gesti sospesi che sembrano catturare il momento stesso della metamorfosi. Il colore è impiegato con audacia espressiva, accentuando il respiro vitale delle forme. Le opere di YAYA sono animate da una forza quieta e insieme intensa. Nei corpi sapientemente plasmati, nelle superfici segnate da impronte, incisioni e imperfezioni, si coglie una visione profondamente poetica della scultura: non come imitazione del reale ma come espressione di un respiro interiore, di un dialogo profondo tra artista e materia.

Le tematiche affrontate nelle sue sculture ricorrono con coerenza e forza evocativa: la figura femminile, intesa come archetipo di forza, fragilità e trasformazione; il simbolismo e la mitologia, che attingono a un immaginario antico e universale; la natura come organismo vivo e sacro; la spiritualità come ricerca silenziosa e personale, mai ostentata. Figure enigmatiche, spiriti della terra e creature che sembrano provenire da un sogno remoto popolano un universo in cui il mito si intreccia con il quotidiano, e la materia si carica di memoria e di senso.

Al centro della ricerca artistica di YAYA c’è sempre l’essere umano, colto nella sua dimensione vulnerabile e autentica. Le sue sculture non cercano la perfezione, ma raccontano l’imperfezione come valore, come traccia della vita che ci attraversa. Le superfici conservano segni, fratture, movimenti, come testimonianze del processo stesso della creazione. Ogni opera nasce dal confronto diretto con la materia, in un dialogo che talvolta porta l’artista a modificare l’idea iniziale, lasciando che la terra suggerisca nuove direzioni e nuove forme.

Nel tempo, YAYA ha saputo ampliare il proprio vocabolario espressivo, esplorando anche l’uso dello smalto, pur mantenendo sempre un forte legame con la purezza della terracotta nuda.  Dal punto di vista tecnico – osserva l’artista – una svolta importante nel mio percorso recente è stata la scoperta dello smalto. In passato, ero molto legata alla purezza della terracotta, intervenendo solo con piccoli tocchi di colore, principalmente ossidi, che non alteravano la materia in modo significativo. Lo smalto, pur non snaturando il materiale, mi ha permesso di unire scultura e pittura. Oggi ho trovato un punto di equilibrio, una conciliazione che arricchisce il mio linguaggio espressivo e apre nuove possibilità alla mia ricerca artistica.

Questa mostra rappresenta non solo un omaggio alla carriera dell’artista, ma anche un invito ad entrare in un mondo fatto di ascolto, di rispetto per il tempo lento della creazione, di attenzione verso l’essenziale. YAYA ci offre un’arte che guarda all’umano con sguardo poetico, che non urla ma sussurra, che non esibisce ma accoglie. In un’epoca in cui tutto scorre velocemente e sembra tendere spasmodicamente alla perfezione, le sculture di YAYA ci ricordano il valore del gesto lento, della forma imperfetta, dell’opera che nasce dal sentimento per arrivare, con delicatezza, al cuore di chi guarda.

Nella mia ricerca artistica – osserva infine l’artista – inseguo la poesia della forma nel suo incessante divenire, cercando un’armonia capace di sintonizzarsi con il respiro della vita. Ogni scultura è un racconto sospeso, un frammento di narrazione che si compie solo nello sguardo di chi la osserva, intrecciando emozioni e percezioni uniche. Attraverso le mie opere, desidero evocare una sensazione di magia, dare voce alla materia affinché riveli il riflesso di un continuo mutamento, quell’impercettibile trasformazione che appartiene a ciascuno di noi. Le mie sculture sono evocazioni materiche, custodi di un tempo che scorre, dove la rotondità della forma si fa simbolo di accoglienza e metamorfosi. In questo flusso perenne, esse modellano e custodiscono le vibrazioni dell’anima.

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YAYA IN ARTE

YAYA nasce a Brescia in una famiglia dove l’arte è parte integrante della quotidianità. Fin da bambina sviluppa una forte sensibilità artistica, ispirata dalla madre pittrice che la guida nella scoperta del segno e del colore.

Terminati gli studi artistici, YAYA si trasferisce a Milano, una città in cui l’arte e la creatività si fondono con il dinamismo della comunicazione visiva. Qui avvia la sua carriera come illustratrice di libri per l’infanzia, per poi esplorare altri linguaggi espressivi come la fotografia e la grafica pubblicitaria. Lavora per diverse agenzie, affinando la sua capacità progettuale e la sua creatività fino a diventare art director. In seguito, fonda e dirige per quindici anni una propria agenzia pubblicitaria.

La sua ricerca espressiva evolve in un percorso spirituale che la porta a maturare un’esigenza più intima e profonda e a scoprire nella terracotta la materia ideale per dare forma alle proprie emozioni e intuizioni artistiche. Fondamentale per la sua crescita è il confronto con importanti artisti e maestri d’arte, tra cui Anselma Ferrari, che la introduce alle tecniche della scultura con un approccio capace di valorizzare la forza espressiva del materiale. Attraverso un lavoro costante e appassionato, YAYA sviluppa una sapiente padronanza tecnica, riuscendo a conferire dinamismo, intensità e profondità alle sue opere.

Dal 2000, la sua ricerca si concentra sempre più sulla dimensione emotiva e spirituale della scultura. Le sue creazioni, realizzate principalmente in terracotta e bronzo, si distinguono per un’espressività vibrante e una poetica evocativa che trasmette un senso di introspezione e di movimento interiore. Il suo stile si nutre di un costante dialogo tra materia e spirito, trasformando la scultura in un ponte tra visibile e invisibile, tra forma e sentimento. Le sue opere, cariche di energia e sensibilità, raccontano storie intrise di emozione e di umanità, lasciando un segno profondo in chi le osserva. Oggi YAYA vive e lavora tra Milano e la Versilia, luoghi in cui continua la sua incessante ricerca artistica, sperimentando sempre nuovi linguaggi, grazie alla sua visione creativa in costante evoluzione.

www.yayaarte.it

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Si ringrazia Omeoart, Associazione Culturale Boiron, per il supporto nell’allestimento.

 

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YAYA

Il respiro della terra

mostra a cura di Francesca Bianucci e Chiara Cinelli

 

Fornace Curti

Spazio ENCLAVE

Via Walter Tobagi 8 – 20143 Milano

 

Inaugurazione

martedì 27 maggio 2025

dalle 18.00 alle 20.00

Apertura della mostra

27 – 30 maggio 2025

ingresso libero

 

Orari di apertura

dalle 10.00 alle 12.00

dalle 14.00 alle 16.00

 

Per informazioni

02 8135049

www.fornacecurti.it

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