
La street art riporta il colore a Riese Pio X grazie a The Wallà
Tellas, Franco Fasoli, Joys e Orion, Pixel Pancho. Sono questi gli street artist selezionati per la stagione estiva 2024 del progetto “The Wallà”.
Tellas, Franco Fasoli, Joys e Orion, Pixel Pancho. Sono questi gli street artist selezionati per la stagione estiva 2024 del progetto “The Wallà”.
Quando il semidio Ercole arrivò per la prima volta nel Nord Africa, fu eretto un tempio colossale in commemorazione del suo ingresso nell’antica città portuale egiziana di Thonis-Heracleion. La metropoli fu anche il luogo in cui Elena di Troia trovò rifugio per la prima volta quando fuggì dalla Grecia con Paride, dando il via alla serie di eventi che avrebbero scatenato la guerra di Troia. In seguito la leggendaria città, situata nel Delta del Nilo, fu però colpita da una serie di disastri naturali e il Mar Mediterraneo, gradualmente, l’ha inghiottita. Le sue rovine si trovano oggi sommerse nella baia di Abukir, a 2,5 km dalla costa. Ma finalmente, lentamente, stanno riemergendo.
Il 25 giugno l’ambasciatore italiano nella Repubblica popolare cinese, S. E. Massimo Ambrosetti, ha inaugurato la nostra importante mostra degli Accademici della Classe di Scultura presso il Museo Nazionale d’Arte della Cina (NAMOC – Pechino), il più grande del Paese.
Un frammento di un pilastro che rappresenta la divinità indù Krishna che solleva il monte Govardhana viene restituito alla Thailandia dall’Art Institute of Chicago (AIC). Il ritorno del manufatto è il risultato di una ricerca più approfondita sulla provenienza all’interno del patrimonio del museo, che sottolinea l’impegno dell’istituzione nel suturare le ferite della storia.
Quattro ragazzi, un passato difficile, un racconto poetico impresso in un occhio multimediale. Questi gli elementi che compongono Collòculi, una gigantesca interpretazione scultorea dell’occhio umano, realizzata dall’artista Annalaura di Luggo in alluminio riciclato e al cui interno è posta un’iride interattiva
Il prossimo 25 giugno al parco Milcovich corso di formazione rivolto ai giovani. La performance: col visore 3D sarà dipinta una realtà virtuale che verrà condivisa sullo schermo per il pubblico. Focus anche sull’AR per i filtri su Instagram. Il direttore generale di Fòrema, Matteo Sinigaglia: “Creiamo opportunità di lavoro usando il linguaggio dei giovani”.
Giovedì 20 giugno, in occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato, le Gallerie delle Prigioni di Treviso saranno eccezionalmente aperte a partire dalle 18.30, per delle visite guidate gratuite alla mostra “Out of Place. Arte e storie dai campi rifugiati nel mondo”. Ad accompagnare i visitatori tra le opere in mostra saranno i curatori Claudio Scorretti e Irina Ungureanu. Con questa iniziativa, Fondazione Imago Mundi aderisce alla campagna di comunicazione #WithRefugees promossa dall’Agenzia ONU per i Rifugiati (che ha dato il suo patrocinio alla mostra), volta a celebrare la forza, il coraggio e la resilienza di milioni di persone costrette a lasciare le proprie case in cerca di sicurezza e una vita migliore.
Arte, bellezza, inclusione, pari opportunità, politiche giovanili, sostenibilità, ambiente: questi ed altri i temi cardini su cui si focalizza la 8a edizione della Biennale di Viterbo Arte Contemporanea, che accoglie anche il 1° Incontro Internazionale Brasile-Italia, per rispondere agli obiettivi del New European Bauhaus di cui A.P.A.I. Associazione per la Promozione delle Arti in Italia e Biennale di Viterbo, fondate e curate da Laura Lucibello, sono Partner ufficiali dal febbraio 2024;
Barga: un’estate all’insegna dell’arte. Dal 22 giugno al 30 settembre, una grande mostra dedicata ad Antonio Ligabue e Renato Guttuso, massimi interpreti della pittura italiana del Novecento.
Si conosceva solo attraverso documenti d’archivio, principalmente riguardanti due esposizioni alla quale aveva preso parte a Hanoi (1930) e Parigi (1931). Fu proprio in questa occasione che il dipinto venne comprato, prima di scomparire per quasi cinquantacinque anni dall’attenzione del pubblico e degli addetti ai lavori. Dove si trovava? Semplicemente, dove doveva essere: ovvero nella dimora parigina dell’erede, il nipote, dell’uomo che nella prima metà del secolo scorso l’aveva comprata.