Co-fondata nel 2017 da David Su e Zihao Chen, la Fondazione Longlati si è ritagliata le sue nicchie di specializzazione e non vi ha mai rinunciato: le artiste del XX secolo e l’arte cinese post anni ’90. Ora, con la nuova sede nel distretto Jing’an di Shanghai, in Wen’an Road, Longlati inaugura un nuovo capitolo della storia della fondazione. Per l’occasione, presenta due mostre personali inaugurali, entrambe presentate in anteprima il 3 aprile 2024.
La prima è Pol Taburet: Anamorphosis, che presenta una serie di lavori recenti dell’artista francese Pol Taburet, compresi dipinti e installazioni. Taburet (nato nel 1997), vive e lavora a Parigi e ha studiato all’École Nationale Supérieure d’Arts de Paris-Cergy.
Sebbene il suo lavoro sia stato presentato in mostre personali e collettive a livello internazionale, la mostra da Longlati è la prima personale di Taburet in Asia e mette in risalto la propensione della fondazione alla sperimentazione, attingendo a varie tecniche e influenze in ogni lavoro, dalla cultura pop e la storia dell’arte al folklore e alla mitologia di tutto il mondo.
Se la scultura è l’ultimo innesto alla pratica di Taburet, più dimestichezza abbiamo con le varie installazioni o con la sua pittura, che spesso contiene un elemento etereo o ultraterreno. Fork Clarity (2024), ad esempio, installato in un angolo e composto da pezzi di grandi dimensioni simili a chiodi, gioca sulla percezione dello spazio in relazione alla vista. In mostra fino al 16 agosto.
Aperta fino al 22 maggio, la seconda mostra inaugurale di Longlati si intitola Tomasz Kręcicki: Light as a Feather e comprende sedici dipinti che l’artista ha realizzato nell’ultimo anno. Kręcicki (nato nel 1990) è un artista polacco con sede a Cracovia e ha studiato all’Accademia di Belle Arti di Cracovia e all’Accademia di Belle Arti di Norimberga.
Il lavoro di Kręcicki è riconoscibile per la sua qualità grafica e la rappresentazione unica della luce, entrambe riscontrabili anche nelle opere in mostra. Le sue composizioni sono allo stesso tempo stravaganti e sorprendenti, utilizzano punti di vista inaspettati per realizzare vignette sorprendenti e stravaganti, spesso incentrate sulla figura umana. Foreste fantastiche, apparentemente popolate da alberi che in realtà sono capelli; ma possiamo anche trovare un piede che sporge da un cespuglio di fiori come in Meadow (2022-23), insieme ad altre soluzioni che permettono allo spettatore di accedere al suo vasto immaginario.