Cerca
Close this search box.

Petro Yemets: lo stupore e l’angoscia. L’evolversi delle conseguenze sulla natura

Petro Yemets
Petro Yemets

Pittore autodidatta ucraino, dal 1986 al 1989 Petro Yemets ha lavorato come liquidatore alla decontaminazione della zona del disastro nucleare di Chernobyl, esperienza che ha segnato profondamente la sua vita e la sua arte. L’esigenza artistica di raccontare la catastrofe e le sue conseguenze è più forte della paura, Yemets decide infatti di restare nell’area contaminata. «Fin dal primo impatto con la realtà del disastro, surreale e terrificante, ho deciso che avrei fatto di tutto per rispondere alla domanda: tornerà mai la vita in questo inferno?» ha dichiarato una volta allo scrittore e giornalista Francesco Bigazzi (dal libro “Testimone a Chernobyl”, 2020). Nei suoi dipinti registra l’evolversi delle conseguenze sulla natura, sugli edifici un tempo popolati dagli uomini e l’impatto sugli animi delle persone, esprimendo anche in forme simboliche lo stupore e l’angoscia, il dolore, il coraggio, la paura e la speranza, la vita e la morte.  Nel dipinto che dà nome al ciclo di opere realizzate in quegli anni in cui ha lavorato come liquidatore, Le campane di Chernobyl, Yemets raffigura delle campane che vibrano incandescenti, riarse da fiamme da cui si levano mani disperate. Sembra di sentire le grida. 

I giornalisti hanno definito Petro Yemets “lo stalker di Chernobyl”, nel senso di guida ed esploratore: il pittore infatti accompagnava volentieri le persone nella zona proibita per mostrare le anomalie nella natura che aveva trovato perlustrando l’area contaminata dalle radiazioni, come funghi giganteschi e strane infiorescenze. Una realtà incantevole e terrificante al tempo stesso, che egli ha documentato nelle sue opere.

L’opera di Yemets non si limita però alla sola esperienza di Chernobyl: viaggiando per il mondo ha dipinto paesaggi su carta e su tela, che ha poi raccolto nella serie …E m’inchinerò a tutti i templi del mondo. Alla guerra civile in Jugoslavia è dedicato invece il ciclo Arte di guerra. Sarajevo 1995

Membro dell’Unione dei pittori ucraini dal 1989, ha tenuto numerose mostre personali a Kiev (1982, 1988-89, 1990. 1992-1994, 2002), ma anche a New York (1992), a Catania (1993) e a Strasburgo (1994). 

Petro Yemets

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *