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I tessuti di Ibrahim Mahama portano frammenti di Ghana a Londra

Installation view of “Ibrahim Mahama: Purple Hibiscus” at Barbican Lakeside until August 18, 2024. Photo: © Dion Barrett, courtesy of Barbican Centre.
Installation view of “Ibrahim Mahama: Purple Hibiscus” at Barbican Lakeside until August 18, 2024. Photo: © Dion Barrett, courtesy of Barbican Centre.

Il Barbican, edificio emblema del brutalismo londinese degli anni ’50,  è stato recentemente oggetto di una trasformazione audace, grazie all’intervento visionario dell’artista ghanese Ibrahim Mahama. L’aspra facciata in cemento, un tempo evocativa di un’imponente fortezza, ora si presenta avvolta da un tessuto vivace dai toni rosa e viola, tessuto a mano dagli abili artigiani della città di Tamale, in Ghana.

Questo tessuto racchiude circa 130 abiti cerimoniali, noti come “batakaris”, disordinatamente cuciti sulla sua superficie. Questi indumenti tradizionali rappresentano un patrimonio venerato, tramandato di generazione in generazione, portano con sé le tracce del loro passato, diventando custodi di una memoria culturale condivisa e aprendo nuove prospettive estetiche nel panorama dell’arte visiva.

Per portare a compimento un’opera di tale portata, Mahama ha mobilitato una vasta rete di tessitrici locali ghanesi, che hanno portato a termine l’opera monumentale ha richiesto uno sforzo straordinario, trasformando lo stadio sportivo Alui Mahama di Tamale in un fervente laboratorio creativo.

Un video documenta il complesso processo di creazione dell’opera, che ha coinvolto circa 1.000 lavoratori e ha portato alla realizzazione di Purple Hibiscus in soli sette mesi. Inizialmente, lunghe strisce di fili rosa e viola sono state intrecciate insieme utilizzando grandi telai azionati manualmente. Queste strisce sono state poi cucite a mano per formare ampi pannelli di tessuto, che a loro volta sono stati assemblati per creare un’imponente installazione che gradualmente ha coperto l’intera superficie dello stadio.

Ora che la maestosa installazione site-specific ha preso posto al Barbican, ora rappresenta uno dei passaggi più significativi della mostra Unravel: The Power and Politics of Textiles in Art, in esposizione al Barbican fino al 26 maggio 2024. La mostra mette in luce gli artisti che, dagli anni ’60 a oggi, hanno esplorato il potenziale trasformativo e sovversivo dei tessuti, spesso facendo riferimento alle dinamiche di potere a essi associate. Attraverso 100 opere, che spaziano da piccoli pezzi ricamati a mano a imponenti installazioni, l’esposizione offre un dialogo intergenerazionale e transculturale, narrando storie di emarginazione ed esclusione, ma anche di gioia e trascendenza.

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