L’artista Khaleb Brooks progetterà il primo memoriale che Londra dedica alle vittime della tratta transatlantica degli schiavi, riconoscendo il ruolo fondamentale della città nella storia. Il suo progetto, The Wake, consiste in una conchiglia di ciprea in bronzo, alta 7 metri.
Nato nel 1991 e originario di Chicago, il lavoro di Brooks si basa spesso sulle sue esperienze personali e sulla memoria collettiva, che miscela insieme nelle sue opere. Nel 2021 e nel 2022, per esempio, ha completato una residenza di ricerca di un anno presso l’International Slavery Museum di Liverpool. Esperienza che ha generato già una mostra multimediale, Jupiter’s Song, e che oggi si declina nell’opera realizzata per la città di Londra.
La scultura pubblica verrà svelata nel 2026 a West India Quay, nei Docklands di Londra, sulle rive del Tamigi, nell’East London. Un tempo la zona era un trafficato snodo commerciale e i suoi enormi magazzini furono costruiti per immagazzinare il bottino del lavoro degli schiavi, come lo zucchero proveniente dalle colonie britanniche nei Caraibi e nel Nord America.
I visitatori potranno accedere all’opera tramite due sculture in bronzo raffiguranti cumuli di zucchero, la forma in cui veniva venduto lo zucchero prima dell’invenzione del semolato, e poi dei cubetti, alla fine del XIX secolo. Dopodiché si salirà su una rampa, incisa con poesie della scrittrice britannica contemporanea Yrsa Daley-Ward. Le pareti interne della conchiglia recheranno i nomi delle persone ridotte in schiavitù insieme a elenchi vuoti, così da commemorare simbolicamente i molti individui che rimangono non identificabili.
Quanto alla scelta della conchiglia di ciprea, essa è stata utilizzata come valuta, prima in Africa e poi dai commercianti europei in cambio di persone ridotte in schiavitù. Per Brooks, è diventata “un simbolo poliedrico di resilienza”, scelta come base per il suo monumento che “rappresenta la perseveranza, la prosperità e la bellezza radicate in Africa e nell’eredità della diaspora africana”.
The Wake, che si comporrà anche di un programma annuale di letture, spettacoli e musica dal vivo, distribuirà poi delle conchiglie più piccole in una serie di siti satellite in tutta la città, luoghi per diverse ragioni collegati alla tratta degli schiavi.