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Le atmosfere orientali di Salvo illuminano Torino

La Pinacoteca Agnelli porta l’artista italiano di punta del mercato internazionale a Torino. Parliamo di Salvo, al secolo Salvatore Mangione, con Arrivare in tempo. Si tratta della più grande mostra postuma dedicata all’artista Salvo (Leonforte 1947 – Torino 2015) intitolata Arrivare in tempo e aperta da venerdì 1 novembre 2024 a domenica 25 maggio 2025. L’esposizione, a cura di Sarah Cosulich & Lucrezia Calabrò Visconti, occuperà tutti e tre i piani della Pinacoteca in un percorso retrospettivo che evidenzia come la pittura di Salvo – nei grandi cicli tematici ripetuti, nell’attenzione verso i temi della storia dell’arte e nello studio della luce – sia sempre stata in continuità con le sue prime ricerche concettuali.

Extraction / Abstraction: Edward Burtynsky ritrae il cambiamento climatico

«Burtynsky: Extraction / Abstraction» si muove tra due dimensioni temporali interconnesse, presente e futuro. La mostra del fotografo canadese Edward Burtynsky ritrae il dilemma odierno, assillato tra sviluppo e tutela dell’ambiente. Ciò che ne deriva è un’esplorazione delle «incursioni industriali su larga scala nel pianeta» e dell’impatto dell’azione umana sugli ecosistemi terrestri, dove la biodiversità diviene sempre più rarefatta. Curata da Marc Mayer, già direttore della National Gallery of Canada e del Musée d’Art Contemporain di Montreal, con allestimento di Alvisi Kirimoto, è la più ampia esposizione mai realizzata dal fotografo in quarant’anni di carriera, e arriva in Italia dopo il debutto alla Saatchi Gallery di Londra.

Perché un museo in Tanzania espone tre Picasso in una toilette?

Tre opere di Picasso hanno trovato uno spazio espositivo davvero particolare al Museum of Old and New Art, in Tasmania: il bagno delle donne. Quella che sembra una scelta strana, al limite del consentito e del rispettoso, è invece una trovata arguta a una sentenza che si potrebbe dire capricciosa.

Una mano votiva emerge dal sedimento durante uno scavo archeologico a Thonis-Heracleion. Fine del V secolo a.C.-inizi del IV secolo a.C., probabilmente proveniente da Cipro. Photo by Christoph Gerigk, ©Franck Goddio/Hilti Foundation

Thonis-Heracleion, la città egizia riemerge dal Mediterraneo e riscrive la storia

Quando il semidio Ercole arrivò per la prima volta nel Nord Africa, fu eretto un tempio colossale in commemorazione del suo ingresso nell’antica città portuale egiziana di Thonis-Heracleion. La metropoli fu anche il luogo in cui Elena di Troia trovò rifugio per la prima volta quando fuggì dalla Grecia con Paride, dando il via alla serie di eventi che avrebbero scatenato la guerra di Troia. In seguito la leggendaria città, situata nel Delta del Nilo, fu però colpita da una serie di disastri naturali e il Mar Mediterraneo, gradualmente, l’ha inghiottita. Le sue rovine si trovano oggi sommerse nella baia di Abukir, a 2,5 km dalla costa. Ma finalmente, lentamente, stanno riemergendo.