«Burtynsky: Extraction / Abstraction» si muove tra due dimensioni temporali interconnesse, presente e futuro. La mostra del fotografo canadese Edward Burtynsky ritrae il dilemma odierno, assillato tra sviluppo e tutela dell’ambiente. Ciò che ne deriva è un’esplorazione delle «incursioni industriali su larga scala nel pianeta» e dell’impatto dell’azione umana sugli ecosistemi terrestri, dove la biodiversità diviene sempre più rarefatta. Curata da Marc Mayer, già direttore della National Gallery of Canada e del Musée d’Art Contemporain di Montreal, con allestimento di Alvisi Kirimoto, è la più ampia esposizione mai realizzata dal fotografo in quarant’anni di carriera, e arriva in Italia dopo il debutto alla Saatchi Gallery di Londra.