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Pittura

Pittura come forma di redenzione: la prima personale di Marcello D’Agata

Non vi è un’età entro il quale redimersi, non vi è un’età entro la quale iniziare a dipingere. Se i due aspetti della vita appaiono a una prima occhiata distanti, sarà utile rilevare come il redimersi, che pare atto spirituale profondissimo, celi una pratica quotidiana indispensabile alla cura dell’anima; in modo uguale e contrario, anche il dipingere, che si manifesta essenzialmente come esercizio tecnico, necessita di un investimento personale che non può prescindere da un’attenta analisi di sé.

Lorenzo Ludi dimostra che l’arte non conosce ostacoli

Se è vero che spesso la vita annacqua l’opera dell’artista, deviandone senso e intenzioni, forzando sensi e interpretazioni, è altrettanto importante sottolineare che a volte è proprio questa vita a rendere possibile un’arte che, probabilmente, senza di essa non avrebbe trovato la strada per manifestarsi

Wanda ZALEWSKA-MACEDOŃSKA (1929-2013), Bez tytułu, 1989

Wanda Macedonska, l’artista dalla reminiscenze classiche e dai colori lisergici

Cosa c’è di più affascinante di una donna sensuale che si staglia su uno sfondo dalle trame fantastiche? Se lo chiede il critico d’arte Andrzej Oseka parlando dell’opera della pittrice polacca Wanda Macedonska. Un mondo dove la realtà scivola in reame favolistico. Qui ogni elemento si fa simbolico, allusivo, concorre a creare una dimensione onirico dove le regole di ogni giorno vengono meno.